A breve ripartirà la bella stagione, e anche i camperisti che non amano il freddo ricominceranno ad uscire con i loro mezzi.
Ecco quindi che vogliamo continuare a parlare di turismo, raccontandoti stavolta di 5 mete ideali per esplorare la Basilicata in camper.
Parleremo di borghi meno noti, di storia e di natura, suggerendoti ovviamente anche le soste più comode.
Sei pronto?
E allora, come diciamo sempre, allaccia le cinture e…partiamo!
Matera
Ovviamente non possiamo non partire dal capoluogo, Matera.
Nota anche come la “città dei Sassi”, Matera ha fatto da set a numerosissimi film, come ad esempio “La Passione di Cristo” di Mel Gibson.
E sono proprio i suoi Sassi l’attrattiva maggiore e più caratteristica.
Ripari poveri scavati nella roccia, oggi alcuni di essi sono stati restaurati e ospitano musei e mostre.
Inoltre si sono guadagnati l’inserimento tra i beni Patrimonio Unesco: un riconoscimento quanto mai meritato.
Tracce di vita preistorica sono presenti anche nei dintorni di Matera, nella Murgia e nella Gravina, segno di come queste zone rivestissero una grande importanza per l’uomo fin dall’antichità.
Ma Matera ha anche un suo lato più giovane e contemporaneo, che ben si amalgama col suo passato, e che saprà affascinare persone di tutte le età.
Per sostare: Area Camper Masseria Radogna
Albano di Lucania
Situata a 900 metri di quota e splendidamente affacciata sulle Dolomiti lucane, Albano è un borgo medievale di grande fascino.
Al centro del borgo svetta la chiesa che una volta era dedicata alla Madonna della Neve (oggi è chiesa matrice di Santa Maria Maggiore), edificio romanico a tre navate che sorge sui resti di un precedente edificio paleocristiano.
Ma, nonostante la chiesa sia molto bella e ricca di opere di pregio al suo interno, noi abbiamo amato ancora di più un’altra sfaccettatura di Albano di Lucania.
Stiamo parlando del Museo del giocattolo povero e del gioco di strada, che ci ha fatti tornare indietro nel tempo con i ricordi e che ci ha riportati ad un periodo in cui tutto sembrava più autentico e genuino.
Per sostare: area camper in Viale Padre Pio (GPS 40.582007, 16.035363)
Calvello
Un altro splendido borgo medievale, un po’ meno in quota rispetto ad Albano, è Calvello.
Qui il fiore all’occhiello è dato dalla ceramica artistica, e non è infatti insolito imbattersi in botteghe artigiane e negozi presso cui acquistare pregiati souvenir.
Tuttavia, nello stemma della città compare una pecora, perché anticamente il borgo era abitato soprattutto da pastori e contadini.
Tre sono le chiesa da vedere: la Chiesa Madre, quella di Santa Maria del Piano ed infine Santa Maria degli Angeli.
La nostra preferita?
La seconda, perché ad essa si affianca un bel chiostro.
Per sostare: area sosta in Via Madonna del Monte Saraceno (GPS 40.474121, 15.847550)
Campomaggiore
Molto particolare Campomaggiore, che sorge sulla profonda valle scavata nei millenni dalla acque del Basento.
Si tratta di un sito moderno…ma allora cos’ha di speciale?
Beh, il Parco della Scultura, un percorso che collega parte moderna e parte più antica della città attraverso le opere di numerosi artisti, sia lucani che non.
Davvero particolare!
Da vedere anche Campomaggiore Vecchio, a circa 4 Km di distanza, esempio di “città ideale”.
Voluta dai Rendina, i feudatari locali, fu progettata da un allievo del Vanvitelli, e si presentava come un nucleo moderno (per l’epoca) fatto di villette a schiera e terreni coltivati che si sviluppavano attorno alla chiesa e al palazzo baronale.
Parliamo però al passato, come avrai notato: un disastroso smottamento, infatti, colpì la zona nel 1885, decretando l’abbandono dell’abitato.
Per sostare: area di sosta in Via Francesco Crispi (GPS 40.566192, 16.073588).
Nemoli
Dopo tanta montagna, parliamo ora di una località sul lago: Nemoli, nei dintorni del Sirino.
Ci troviamo in realtà tra i monti e il mare, in un luogo abitato fin dalla preistoria e che ha visto, intorno al Seicento, l’arrivo di un gruppo valdese proveniente dal Piemonte.
In questa zona sorgevano mulini e stabilimenti per la lavorazione del ferro e del rame, e il paese (chiamato “Bosco” in epoca medievale) è cesellato da portici, strettoie, loggiati in stile napoletano e portali.
Un luogo di pace e tranquillità, reso ancora più bello e suggestivo dal vicino Lago Sirino che costituisce un rifugio fresco e piacevole anche nella stagione più calda.
Per sostare: area di sosta in Via Domenico Di Lascio (GPS 40.092875, 15.805969).